Lockdown e patrimonio culturale: i progetti sviluppati nel 2020
Come anticipato la settimana scorsa, ecco una carrellata delle iniziative messe in campo in ambito culturale durante il lockdown. Come già detto, le iniziative digitali si dividono fondamentalmente in due fasi: quelle del primo lockdown (tra marzo e maggio 2020) e quelle del secondo, dal 5 novembre al momento in cui scrivo.
Durante la prima fase:
- Il Dantedì, 25 marzo 2020: la prima giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta; la giornata era stata istituita dal Consiglio dei Ministri in vista della celebrazione, nel 2021, dei 700 anni dalla morte di Dante. La celebrazione è stata interamente digitale: attraverso i due hashtag ufficiali #DanteDì e “IoLeggoDante” era possibile seguire tutti coloro che, da casa propria, leggevano i versi della Divina Commedia, tenevano lezioni, ecc.
- “Fumetti nei Musei”: partita nel 2018, l’iniziativa ha per obiettivo quello di avvicinare bambini e ragazzi al mondo dei musei tramite uno dei linguaggi a loro più vicino, quello del fumetto. I più grandi fumettisti italiani hanno disegnato storie ambientate in importanti musei: durante il lockdown, i fumetti sono stati pubblicati online a rotazione per la lettura gratuita da casa.
- #Raffaello1520-2020: le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, culminanti nella grande mostra di Roma, hanno trovato ampio spazio online. A partire dal 6 aprile, quando il Mibact ha omaggiato l’artista con un video celebrativo, grandi esperti e studiosi hanno raccontato con passione la vita del grande artista. Tra questi ricordiamo Claudio Strinati, Marco Ciatti, Eike Schmidt e molti altri. Numerose altre celebrazioni si sono poi susseguite, nell’arco della giornata, sui social, sul canale YouTube del MiBACT e sulle reti RAI, con documentari, film e collegamenti radiofonici con storici dell’arte e studiosi.
- ArtYouReady: il flashmob digitale che aveva l’obiettivo di raccogliere foto realizzate all’interno di musei, parchi archeologici, biblioteche e di ricordare che questi luoghi, sebbene chiusi, rappresentano la nostra anima e identità culturale. Chiunque era invitato a parteciparvi: igers, influencer, fotografi professionisti e amatoriali o semplici visitatori di tutte le età. Il flashmob è stato un vero successo, con oltre 50mila post targati #artyouready e #emptymuseum.
- L’arte ti somiglia. Si tratta di una campagna lanciata nel 2016 ma rivisitata e aggiornata in periodo di lockdown: utilizzando i social, chiunque volesse poteva provare a ricreare (ironicamente o no) un’opera d’arte in casa propria. Una vera e propria sfida domestica a suon di travestimenti.
- #GranVirtualTour: sul sito del Mibact era (ed è ancora) possibile esplorare online una vasta fetta di patrimonio culturale italiano; è infatti possibile effettuare tour virtuali di musei, parchi archeologici, teatri, biblioteche. Ad esempio, nella sezione dedicata al Teatro San Carlo di Napoli è possibile visitare tutto il teatro, nonché una mostra dedicata a Giuseppe Verdi a Napoli. Nella sezione dedicata alla Pinacoteca di Brera, è possibile visionare una selezione di opere fotografate ad altissima definizione: è in pratica possibile ingrandire di molto ed osservare dettagli addirittura meglio che ad occhio nudo.Nella sezione dedicata alla grande mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale è possibile fare una passeggiata tra le sale e ascoltare la narrazione della vita dell’Urbinate.
- #paesaggioitaliano: altro flashmob fotografico, rivisitazione di un’esperienza già cominciata nel 2017, dedicato ai panorami italiani; è così Instagram è stato tutto un pullulare di bellissime immagini di borghi, campagne, montagne, laghi… tutto ciò che era possibile osservare e fotografare alla finestra, restando tra le mura domestiche causa lockdown.
- Per celebrare i 2773 anni dalla nascita di Roma durante il lockdown, tutti i numerosissimi eventi si sono tenuti in streaming: bastava seguire gli hashtag #natalediroma2020 e #laculturaincasa per, ad esempio, godersi una visita virtuale dei Musei Civici; oppure per visitare la grande mostra su Canova a Palazzo Braschi, addirittura con la guida della Sovrintendente Capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli; ed ancora concerti, talk, narrazioni e molto altro.
Quanto al secondo lockdown, invece, e alla conseguente chiusura di musei e luoghi della Cultura in genere, la lista va infittendosi giorno dopo giorno con iniziative molto interessanti e molto accessibili. Segnalo qui gli eventi più significativi e che, in molti casi, sto personalmente seguendo.
- Uffizi OnAir: ogni martedì e venerdì una diretta Facebook dagli Uffizi con uno dei curatori; ogni diretta è dedicata ad un artista o ad una sezione del museo o ad un tema specifico. Molto interessante perché consente di fruire di contenuti e spiegazioni autorevoli in molti casi raramente accessibili: per esempio, una delle ultime dirette ha riguardato il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, durante la quale sono state mostrate, e raccontate, opere che -per ragioni conservative- solo raramente vengono esposte al pubblico.
- La Peggy Guggenheim Collection di Venezia inaugura un ciclo di lezioni di Storia dell’Arte, ovviamente fruibili online, a disposizione dei soci dietro corresponsione di un piccolo contributo che serve a sostenere la Fondazione; in più, la quota associativa viene, in questo periodo, proposta ad un costo molto agevolato, proprio per consentire una più ampia partecipazione possibile. Parliamo, comunque, di un museo largamente abituato a proporre una amplissima gamma di contenuti didattici, anche in presenza.
- Mi sembra utile e importante citare anche l’attività streaming della Fondazione Petruzzelli di Bari: a causa del DPCM che sospende gli spettacoli aperti al pubblico, gli appuntamenti della Stagione Concertistica 2020 non vengono sospesi ma offerti a tutti, a titolo gratuito, in streaming sul sito della Fondazione e su Facebook. Si tratta di un modo per offrire un servizio alla comunità in un momento difficile e, allo stesso tempo, consente alle maestranze la prosecuzione del proprio lavoro e della propria formazione. I concerti in streaming stanno oggi riscuotendo un inaspettato successo.
- L’Associazione Nazionale Piccoli Musei ha dato vita all’iniziativa “Piccoli musei narranti”: una maratona di letture a cura di numerosi piccoli musei italiani. Ogni museo, socio e non, può scegliere un’opera, un racconto, un articolo di giornale che rappresenti il museo, la sua comunità e il suo territorio di appartenenza.
- Moltissimi altri piccoli musei hanno dato vita ad iniziative sempre diverse: il Museo di Storia Naturale di Genova organizza tour virtuali, letture animate e game show online; l’Officina della Scrittura di Torino organizza laboratori di pittura online per bambini; i musei dell’Ateneo di Padova organizzano la Notte dei Ricercatori online e incontri live con esperti che rispondono a tutte le curiosità degli utenti, il tutto online e gratuito.
Si è, insomma, sviluppata una grande progettualità che ha visto e vede la rete come mezzo di comunicazione privilegiato; un ripensamento sul modo di comunicare i Beni culturali che prova a mettere insieme divulgazione scientifica e Arte.
Scorrendo questa lista di iniziative, si può valutare come, in un momento di emergenza, si sia messa in atto una forma di comunicazione più completa, inclusiva e integrata.
La settimana prossima vedremo in che modo il pubblico abituale dei musei ha reagito a questo nuovo modo di fruire il patrimonio culturale.
Per ora, buona serata e buon fine weekend 🙂