Matera mi è d’obbligo
Mi è d’obbligo perché a Matera c’è un pezzo di cuore, una parte importante dei miei ricordi e della mia crescita.
Matera è la città in cui il mio papà ha sempre lavorato, dove ho studiato e mi sono laureata, dove ho anche vissuto un anno.
Una città che ho molto amato, sempre; in cui ho creduto e credo. E poi quest’anno, con l’elezione a Capitale Europea della Cultura, Matera diventa patrimonio collettivo. Mi sembra il minimo dedicarle una sezione del mio blog.
Nel mondo delle città d’arte e turistiche, immagino Matera come una fanciulla al ballo delle debuttanti: sta vivendo la sua occasione. Finalmente tutti potranno ammirare il suo splendore. Forse sarà ancora acerba, sta imparando, ma si appresta a diventare grande e importante.
Matera brilla di una poesia che altrove non si trova; è questo che la rende speciale, credo. Osservare i Sassi da un belvedere significa assistere al bacio tra pietra e cielo, tra uomo e infinito.
Qualcosa di davvero unico nel suo genere. Una “dimensione lucana”, la definirei. Dimensione che ritrovo perfettamente nelle parole di Carlo Levi, a cui Matera dedica -giustamente- una grande sezione del Museo di Palazzo Lanfranchi- e di Franco Arminio. Amo leggere entrambi, infatti. Li sento molto vicini.
E, dopo un periodo lungo e faticoso per me, mi faccio un regalo. Domenica passerò tutta la giornata a Matera. Da sola, a visitare, a osservare, a scrivere.
Mi sono preparata a questa giornata con un taccuino, nuovo, intonso. Aspetta di ricevere pensieri. Ecco perché ho bisogno di essere da sola.
E poi un programma fitto di cose. In questo periodo la città pullula di eventi ed io voglio esserci, almeno qualche volta.
Vi mostro il mio elenco, stilato nero su bianco, carta e penna. Davvero: non vedo l’ora.
In attesa, poi, di tornare a Matera il prossimo 16 luglio, per un’altra occasione speciale. Ma ne riparliamo più avanti 🙂